Autore: Angelo Travaglini – 10/03/2025
NUBI MINACCIOSE INCOMBONO SULL’AFGHANISTAN
Angelo Travaglini
Premesse
Sicuramente poco si sa o si apprende su quel che avviene in Afghanistan, ad onta della collocazione territoriale di un Paese confinante con attori di rilievo strategico in Asia quali l’Iran, la Cina ed il Pakistan.
Cambiamenti sono per converso intervenuti da quando nell’agosto 2021 si assistette ai rocamboleschi eventi che segnarono la fine della presenza militare americana in Afghanistan in esito ad una sanguinosa ed insensata guerra durata vent’anni, fonte anche in questo caso di inaudite sofferenze della popolazione civile e di sistematica distruzione dell’assetto infrastrutturale del Paese.
Da quel momento l’attenzione dell’opinione pubblica occidentale è andata progressivamente scemando, a dispetto di un’evoluzione politica nell’Emirato islamico tutt’altro che statica o scontata, segnata da un gravissimo deterioramento del quadro economico e sociale, aggravato dal crescente isolamento del Paese e dal peso di sanzioni letali per una comunità ridotta allo stremo, martoriata da decenni di guerre e distruzioni.
A tal proposito occorre segnalare che l’Afghanistan continua ad essere, a distanza di quasi quattro anni, formalmente non riconosciuto dalla comunità internazionale, in maniera negativamente più impattante da parte occidentale, per ragioni legate al contesto politico e sociale interno, tuttora nient’affatto inclusivo, marcatamente discriminatorio non solo nei confronti delle minoranze etniche e religiose del Paese ma altresì, in maniera visibilmente più impattante, verso la sua componente femminile, una larga fetta della sua popolazione, con le gravi conseguenze che simile assurda policy comporta anche sotto il profilo economico.
Tale situazione viene inevitabilmente ad incidere in maniera assai grave sul piano sociale ed umanitario, segnato da allucinanti livelli di povertà e da una cronica fuga in direzione di lidi ritenuti migliori di masse di diseredati alla ricerca di una vita a dimensione umana.
Come si può rilevare si è in presenza di un quadro complessivo in quel povero Paese andato progressivamente aggravandosi e che, come vedremo, appare, sulla base di quanto dato di osservare, suscettibile di provocare situazioni di alta tensione sul piano interno dagli effetti potenzialmente destabilizzanti sul subsistema regionale di appartenenza dell’Afghanistan.
Seguita a leggere, scarica l’Analytical Dossier AD_09_2025 ISSN 2704-6419
Angelo Travaglini, entrato in carriera diplomatica nel 1973, ha ricoperto le relative funzioni presso varie sedi. Durante la sua prolungata esperienza in Africa nera, in particolare nelle due aree francofona ed anglofona, ha potuto misurare non solo gli effetti tutt’altro che esaltanti della colonizzazione europea ma altresì le carenze della Cooperazione allo sviluppo, dimostratasi incapace di incidere sui meccanismi che perpetuano l’arretratezza materiale e culturale di quelle realtà.
Altre aree coperte da Angelo Travaglini hanno riguardato l’Australia e l’Argentina dove per converso egli ha potuto costatare gli apporti del lavoro italiano in quei due Paesi a dimensione continentale. Di tali apporti ben visibili restano le tracce di quanto i nostri connazionali sono stati in grado di fornire nel processo di crescita e di sviluppo di quelle terre lontane.
Altrettanto interessante e formativa si è rivelata la sua esperienza nella sede di Copenaghen in Danimarca dove Travaglini nell’espletamento delle sue funzioni diplomatiche ha altresì allacciato fruttuosi rapporti con centri di studio e ricerca nordici finalizzati ad un approfondimento delle tematiche inerenti ai problemi di sicurezza della nevralgica area baltica. Una volta lasciata la carriera Travaglini si è concentrato sullo studio delle realtà arabo-islamiche, fornendo contributi di pensiero nella sua qualità di “Cultore di Storia dei Paesi islamici”, titolo conferitogli dall’Università di Torino. Gli approfondimenti da lui forniti hanno interessato e continuano ad interessare particolarmente gli scacchieri della Penisola arabica e del Levante.
Il suo ultimo saggio è: Yemen. Dramma senza fine. Edizioni Citta del Sole, 2022 – ISBN 978-88-8238-312-1
Scritti di Angelo Travaglini pubblicati nel sito di Vision & Global Trends: