Autore: Ksenia M. Tabarintseva-Romanova – 31/03/2021
L’attuale situazione geopolitica che ha preso forma somiglia a un teatro dell’assurdo. Praticamente nessuna teoria classica delle relazioni internazionali è in grado di determinare cosa sta accadendo. I concetti classici di diplomazia non sono in grado di descrivere l’intero eclettismo del discorso internazionale. La “New Normality” dà origine a una vasta gamma di nuovi lessemi politici: la diplomazia Freak, i conflitti del periodo postmoderno e la nuova normalità stessa. Il campo classico della diplomazia si trasforma in un campo di battaglie, attacchi per amore di uno slogan, capitale dell’immagine personale. Le piattaforme di negoziazione internazionale stanno diventando un campo di battaglia della guerra informatica. Solo ciò può spiegare le dichiarazioni illogiche dei politici moderni.
Basta ricordare il recente caso della dichiarazione del presidente Joseph Biden in un’intervista televisiva, quando il presidente si è concesso dichiarazioni molto poco diplomatiche: «Biden also told Stephanopoulos that he agreed Russian President Vladimir Putin was a “killer” and would “pay a price” for interfering in U.S. elections» [1]. Da un lato, tali osservazioni possono portare a perdite di reputazione dello Stato nell’arena internazionale; dall’altro, possono essere la prova dell’incompetenza del presidente americano come negoziatore. In terzo luogo, possono essere una sorta di punto di riferimento distraente della comunità americana dai problemi interni dello Stato (la crisi socio-economica negli Stati Uniti).
Un secondo esempio, interessante da studiare, è una dichiarazione del presidente francese Emmanuel Macron: «nous sommes face à une guerre mondiale d’un nouveau genre face aux attaques, aux velléités russes et chinoises d’influence sur le vaccin. Face à cela nous devons être souverains. Nous nous sommes mis en capacité de produire. Nous sommes en train de nous mettre en capacité de produire pour les vaccins de seconde génération [2]».
Queste parole, ancora una volta, hanno diversi approcci all’interpretazione. Il primo è il desiderio di consolidare la comunità europea, che era piuttosto sciolta durante la crisi pandemica (alcuni stati non hanno potuto aiutare i loro colleghi membri dell’UE, alcuni stati hanno chiuso i loro confini, alcuni stati sono critici nei confronti della politica dell’UE sull’uso di vaccini contro l’infezione da coronavirus). In secondo luogo, dal punto di vista della diplomazia sanitaria e del diritto umanitario, le parole di Macron, che non è pronto a utilizzare vaccini sviluppati al di fuori dell’UE, fanno pensare se il leader francese fosse guidato dagli interessi dei cittadini francesi o da altri ambizioni e motivazioni politicizzate.
I due incidenti che abbiamo esaminato dimostrano la completa impotenza dell’establishment occidentale di fronte alla reale minaccia del COVID-19. Un ingenuo desiderio di incolpare di tutto il nemico ideologico (Russia e Repubblica Popolare Cinese), il rifiuto di fornire un’assistenza reale alla popolazione a causa dell’impegno politico, fa nascere nella comunità esperta il desiderio di caratterizzare l’attuale situazione geopolitica come Guerra Fredda 2.0. Ma è davvero così?
Se leggiamo l’Oxford Dictionary, vediamo che la Guerra Fredda è a relationship between two countries who are not friendly but are not actually fighting each other, usually used about the situation between the US and the Soviet Union after the Second World War[3]. Quindi, notiamo che le relazioni internazionali stabilite non sono interamente caratterizzate da questa definizione. Perché qui non c’è confronto di ideologie. Russia e Cina non stanno cercando di imporre i propri valori, ma piuttosto sono costrette a difendersi dai continui attacchi di rappresentanti stranieri e oppositori politici. Il 2.0. suggerisce la costruzione della Guerra Fredda all’interno dello spazio digitale, l’emergere del confronto in un nuovo spazio digitale. Tenendo conto di questo fatto, dal nostro punto di vista, bisognerebbe sottolineare che è più corretto non parlare di Guerra Fredda 2.0, poiché ha già significativamente più di due poli, ma vale la pena parlare di guerra ibrida.
Il concetto di, Sharp power[4] inventato da osservatori occidentali per caratterizzare le politiche di Russia, Cina e Iran, sembra troppo poco convincente e, tenendo conto della retorica delle relazioni internazionali consolidate, al contrario, i leader europei e americani usano questo concetto contro i suddetti paesi. Come possiamo vedere da quanto sopra esposto, il mondo non è diviso in bianco e nero, non esiste un quadro rigido tra il bene e il male, tutto dipende dagli interpreti di questi concetti. Siamo tutti ostaggio della confusione che sta avvenendo sulla scena mondiale. I diritti umani stanno diventando un mezzo di manipolazione e un pretesto per l’avvio di operazioni militari e sanzioni economiche. Le dichiarazioni pubbliche di leader politici spesso dimostrano la distanza tra l’élite politica e la loro stessa società civile. Questa interruzione del discorso dà origine a teorie su massoni, governi mondiali, ecc. Giocheremo anche noi alle teorie del complotto: solo l’ironia ci aiuterà a far fronte alla crisi. Il briefing di Macron è avvenuto al termine del primo giorno dell’incontro virtuale, quasi subito dopo gli incontri sulle vaccinazioni e sulla Cina (23-24.03.2021)[5] del Council on Foreign Relations, che molti teorici della cospirazione conferiscono alle funzioni dello stesso “governo mondiale segreto”.
[1] Biden talks Cuomo, Putin, migrants, vaccine in ABC News exclusive interview
[2] Vaccins: «Nous sommes face à une guerre mondiale d’un nouveau genre», estime Emmanuel Macron
[3] https://www.oxfordlearnersdictionaries.com/definition/english/cold-war?q=cold+war
[4] CSIS (2007) // URL: https://carnegieendowment.org/files/csissmartpowerreport.pdf (25.03.2021); Messa P. L’era dello sharp power. La guerra (cyber) al potere // URL: https://www.affarinternazionali.it/segnalazioni/sharp-power-cyber-potere-messa/ (25.03.2021).
[5] Report Launch of CFR Independent Task Force on a U.S. Response to China’s Belt and Road Initiative // https://www.cfr.org/event/report-launch-cfr-independent-task-force-us-response-chinas-belt-and-road-initiative; Academic Webinar: Equitable Vaccine Distribution and Pandemic Preparedness //https://www.cfr.org/event/academic-webinar-equitable-vaccine-distribution-and-pandemic-preparedness (26.03.2021)
Ksenia M. Tabarintseva-Romanova, Dr. di ricerca in Lettere è professore associato presso l’Università federale degli Urali, Ekaterinburg, Federazione russa. Docente di discipline dedicate all’Italia, all’Unione Europea (Storia dell’integrazione, Politica culturale) e alla diplomazia moderna. Ha pubblicato circa 75 articoli su riviste specializzate, 2 manuali di pratica dell’italiano, un dizionario e la guida “Politica e diplomazia culturale dell’Unione Europea”.
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