Autore: Contrammiraglio Cesare Ciocca – 02/03/2019
LA MARITTIMITÀ DELL’UNIONE EUROPEA
Introduzione
Parlare di marittimità o “dimensione marittima” dell’Unione Europea (UE) presenta una complessità, multidimensionalità e apparente frammentazione che non si riscontra per una singola realtà statuale anche rilevante, come ad esempio Stati Uniti, Cina o Russia. Con quel termine vanno quindi prese in considerazione le numerose iniziative di ordine politico-strategico già in essere, nonché le grandi potenzialità e capacità che l’Unione è in grado di esprimere.
Per come è nata e come funziona, l’Unione è integrata in un quadro più ampio di attori ed iniziative internazionali che hanno rilevanza per la sua dimensione marittima e che spesso la condizionano: la NATO, incluse la Partnership for Peace e il Dialogo Mediterraneo, nonché gli accordi di cooperazione economica, come l’European Economic Area (EEA) sono tra quelli più importanti per il nostro tema. Vanno inoltre considerate anche le iniziative nel settore ad esempio della rule of law come il sostegno alle convenzioni internazionali sul diritto del mare e le attività di repressione dei crimini e traffici illeciti.
Le due anime delle politiche europee, quella comunitaria impersonata dalla Commissione e quella intergovernativa esercitata tramite il Servizio Europeo di Azione Esterna, rendono ancora più difficile individuare una vera politica marittima unitaria, anche se negli ultimi anni sono stati fatti sostanziali passi avanti nel senso di una maggiore sinergia, soprattutto individuando meccanismi di sostegno multilaterali come la Permanent Structured Cooperation (PESCO) previsti dal trattato dell’Unione.
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Il Contrammiraglio (ris.) Cesare Ciocca è Segretario Generale di EuroDéfense Italia, membro dell’Istituto Studi Ricerche e Informazioni Difesa (ISTRID), della Commissione militare del Comitato Atlantico Italiano, della Società italiana di Storia Militare e dell’ Association Régionale Dauphiné-Savoie dell’ Institut des Hautes Etudes de Défense Nationale (IHEDN) francese. In tale quadro, oltre a varie attività e conferenze, ha collaborato con il Centro Innovazione Difesa (SMD III Rep.) per l’elaborazione dell’Action Plan per la Maritime Security Strategy (EUMSS) dell’Unione Europea. Tra le attività in corso si cita la partecipazione alla realizzazione del Blueprint for Sectoral Cooperation on Skills, area difesa, nell’ambito della ’iniziativa della Commissione europea New Skills agenda for Europe.
È nato a Gattinara (Vercelli) il 31 maggio 1952 e vive a Roma dal 1986.
Questo testo è pubblicato nell’ambito del Platform Europe Project
Contributi precedenti:
Andrey Kortunov: What Kind of Europe Does Russia Need?
Côme Carpentier de Gourdon: For a New Alliance among European Countries
Alexey Gromyko: Political Landscape of Europe. The Spectre of Geopolitical Solitude
Iurie Roșca: Towards Continental Unity
Walter Schwimmer: The Future of Europe
Vincenzo Maddaloni: L’onda dei salvinisti frantuma l’unità dell’europa
Anis H. Bajrektarević: Europe – the letzte Mensch or Übermensch, the new Byzantium or declining Rome
Vladimir Kulikov: Accepting locality as a global trend: implications for Europe
Giovanni Saccà: L’importanza e la necessità delle grandi infrastrutture europee
Chiara Saraceno: L’importanza di una Unione Europea Sociale
Maria Grazia Melchionni: Looking ahead and beyond for Europe
Andrey Kortunov: Europa imprevedibile
Franco Cardini: Per un sovranismo europeista
Laura Garavini: Intervista sull’Europa