Autore: Lisa Caramanno – 18/03/2019
Sommario
A seguito delle sanzioni americane nei confronti della Repubblica islamica dell’Iran, il 31 gennaio scorso Francia, Germania e Regno Unito, hanno costituito lo special purpose vehicle cd. ‘INSTEX’ (Instrument in Support of Trade Exchanges), al fine di preservare le relazioni economiche e commerciali con la Repubblica Islamica dell’Iran consentendo alle imprese e alle banche comunitarie di continuare a fare affari in modo legittimo con Teheran e, possibilmente, provare a mettere in salvo l’accordo sul nucleare, nonostante il ritiro americano.
Lo special purpose vehicle somiglierà molto a una forma sofisticata di baratto o di permuta: le esportazioni iraniane verso l’Europa consentiranno a Teheran di accumulare un credito da utilizzare per l’acquisto di prodotti europei.
Questo speciale strumento nasce in un momento critico riguardo ai rapporti tra Iran e Unione Europea visto la decisione del gennaio scorso di imporre delle sanzioni nei confronti dell’Iran, in risposta ai test su missili balistici e ai tentati attentati in territorio europeo contro iraniani invisi al regime di Teheran.
I ministri degli Esteri tedesco, francese, e britannico, nell’annunciare la nascita di Instex hanno precisato come lo stesso rappresenti “un atto politico, un gesto a salvaguardia dei nostri interessi europei, speriamo che sia presto sostenuto da altri Paesi. I nostri sforzi per difendere le disposizioni economiche dell’accordo sul nucleare sono condizionate al pieno rispetto dell’Iran dei suoi impegni”.
Nonostante alcune critiche nei confronti dei ritardi e dei limiti operativi della nuova misura, i vertici iraniani, da parte loro, hanno accolto, con favore, l’istituzione di questo strumento che potrebbe segnare l’inizio di un percorso europeo di tutela internazionale degli interessi iraniani.
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Lisa Caramanno, analista di Vision & Global Trends