Autore: Vision & Global Trends – 19/03/2020
La penetrazione di COVID-19 nell’Unione economica eurasiatica (UEEA) mette alla prova la forza dell’alleanza.
La Russia ha chiuso i suoi confini, il Kazakistan e l’Armenia hanno imposto uno stato di emergenza e la Bielorussia e il Kirghizistan sono isolati.
La comunicazione tra i paesi membri della UEEA è stata praticamente interrotta. Secondo la Nezavisimaya Gazeta, l’interruzione dei rapporti è un duro colpo per il processo di integrazione e potrebbe farlo regredire.
Per Alexander Vorobyov, ricercatore associato presso l’Istituto di studi orientali dell’Accademia delle scienze russa “la situazione influisce negativamente sulla UEEA. Emerge l’egoismo nazionale. In tempi di turbolenze economiche, gli Stati agiscono per la propria sopravvivenza. Ciò danneggia qualsiasi unione e la UEEA non fa eccezione”.
Anche il consigliere del Primo Ministro del Kirghizistan Kubatbek Rakhimov concorda sul fatto che la situazione sia allarmante, e ha sottolineato che “come ha dimostrato l’esperienza dell’UE, tutte le associazioni di integrazione sono a rischio di una relativa disintegrazione in pochi giorni, a causa della chiusura dei confini e della limitazione della circolazione delle persone e delle merci”. Per Rakhimov sono interessati principalmente i settori dei trasporti, del turismo e del mercato del lavoro. Le restrizioni imposte da Mosca e Nur-Sultan colpiranno i lavoratori del Kirghizistan e dei paesi vicini come l’Uzbekistan e il Tagikistan.
La crisi mostra due facce – epidemiologica ed economica – e consente di ripensare molti approcci all’integrazione eurasiatica. Secondo Rakhimov, potrebbe essere possibile coordinare più da vicino le attività a livello della Commissione economica eurasiatica per elaborare un meccanismo generale per una più stretta interazione.
La situazione è aggravata anche dal calo dei prezzi del petrolio e dalla conseguente svalutazione del rublo russo, una valuta chiave nella UEEA. Il processo di svalutazione delle valute nazionali è iniziato in altri paesi della UEEA, e ciò influenzerà il dollaro Usa. I volumi degli scambi tra i paesi UEEA diminuiranno in termini di dollari, anche se in termini fisici potrebbero non cambiare molto.
Anche per Alexander Knyazev, esperto di Asia centrale e Medio Oriente, la rottura dei legami è un duro colpo per il processo di integrazione eurasiatica. Secondo Knyazev, la UEEA non costituisce, tuttavia, un caso speciale, poiché ciò sta avvenendo nell’Unione europea e in tutte le associazioni di integrazione.