Autore: Geopolitica Rivista – 20/03/2023
CALL FOR PAPERS – GEOPOLITICA VOL. XII N. 2/2023 Luglio – Dicembre 2023
Focus “Lo sviluppo costiero e le Zone economiche esclusive”
L’estensione del mare è tale che la sua analisi non può essere ristretta ad accezioni limitate. Il mare conserva e riporta all’evoluzione storica, sociale, economica, diplomatica e giuridica. Da millenni, riconduce alle sfide che l’uomo ha inteso intraprendere in ogni campo, senza porsi limiti. Il mare è, ancora oggi, proiezione di potenza, espressione di un suo esclusivo potere, quello marittimo; è ancora scontro per l’affermazione degli interessi nazionali, accompagnati da una diplomazia che è arte millenaria. Nonostante i nuovi domini e la conquista dello spazio, il mare è ancora, sinergicamente, al centro della politica.
Nella riflessione geopolitica il mare, insieme alla terra, costituisce un binomio inscindibile. Il mare diviene strumento alternativo di collegamento tra gli Stati, con la sua dimensione di gestione di confini, interessi economici e sfere d’influenza. Inoltre, esso prende l’ulteriore dimensione di bacino di risorse naturali, fornendo un ulteriore peso in qualità di ago della bilancia tra gli equilibri internazionali. In quest’ottica, lo sviluppo costiero diviene elemento fondamentale della gestione di tali condizioni e dinamiche, capace di fornire – o meno – agli Stati che riescono a padroneggiarlo, le capacità di primeggiare nella dimensione spaziale marittima.
È inoltre da riferirsi alla dialettica terra-mare la competizione per l’egemonia sulle aree costiere. L’ampia fascia di terre fertili e densamente popolate che si estendono dall’Atlantico nord-orientale al Mediterraneo orientale, dal Mar Nero al Golfo Persico, dai litorali del sub-continente indiano al sud-est asiatico e alla penisola coreana è una posta in gioco ineludibile negli equilibri fra grandi potenze marittime da un lato e giganti terrestri dall’altra. Il ruolo del controllo dei “mari chiusi” (Baltico, Mar Nero, Caspio, ecc.), dei paesi rivieraschi e degli stretti, in questa partita, è decisivo, oggi come nell’età dell’Imperialismo o durante la Guerra fredda.
Lo sviluppo di infrastrutture strategiche, come i porti, le vie di trasporto fluviali e le strade per raggiungere le aree interne, nulla ha perso della sua centralità geo-economica nell’era della digitalizzazione e del commercio elettronico; anzi. Pensare il mare strategicamente significa pensarne le potenzialità militari, commerciali e di cooperazione fra stati e popoli, oggi come all’epoca di Mahan, Mackinder e Spykman. Rimane dunque urgente, per l’analista geopolitico come per l’ecomomista, per lo stratega come per lo storico, dare senso alle politiche marittime nel quadro delle relazioni internazionali, al livello globale come a quello regionale.
Il numero di GEOPOLITICA 2/2023 – curato da Tiberio Graziani e Gino Lanzara – raccoglie articoli e saggi utili al dibattito in corso sulle politiche marittime, sia in ambito accademico che politico.
Questo numero di GEOPOLITICA gode dei patrocini di:
- Società Italiana di Geopolitica – progetto di Vision & Global Trends
- CLA – Centro Linguistico di Ateneo, Università Pegaso
- World Complexity Science Academy – South & Far East Dept.
Data finale per l’invio dei contributi: 15 luglio 2023
Rivista “Geopolitica” – Diretta da Tiberio Graziani – Per proporre contributi scrivere a: tibgraziani@gmail.com
Geopolitica (ISSN 2009-9193) è riconosciuta come “rivista scientifica” per le Aree 11, 13, e 14 dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della ricerca (ANVUR)
SEZIONI E CONTRIBUTI: Geopolitica applica la revisione paritaria doppio-cieco (double-blinded peer review) a opera di esperti nella materia trattata da ciascun articolo. Gli articoli sono inseriti nella sezione FOCUS, se attinenti al tema monografico del numero, o in quella di ORIZZONTI. Articoli di commento e dibattito e le recensioni, non sottoposti a revisione paritaria, sono inseriti nelle sezioni omonime.
Normario
Regole generali
I formati elettronici accettati sono esclusivamente doc, docx e odt.
Tutte le illustrazioni devono pervenire come file separati, in formato jpg e obbligatoriamente in bianco e nero e risoluzione minima 300 dpi.
Le tabelle graficamente elementari possono essere parte integrante del testo. Quelle complesse e tutti i grafici devono invece essere trattati come illustrazioni.
Per le citazioni bibliografiche è previsto l’uso esclusivo del sistema in chiave “autore data”.
Le note vanno inserite a pie’ di pagina, devono seguire numerazione progressiva e i numeri nel testo devono essere arabi e posti in apice. Si raccomanda un uso parsimonioso delle note, al fine di rendere più scorrevole la lettura del testo.
Pur non essendo prevista una lunghezza massima, si raccomanda di non superare i 70.000 caratteri.
La lingua di pubblicazione è lʼitaliano, ma sono valutate anche proposte in lingua inglese.
Ogni articolo deve includere i seguenti metadati in lingua inglese: titolo (corrispondente a quello in lingua italiana), sommario (abstract) e tre parole-chiave. Per ulteriori dettagli sulla corretta redazione di tali metadati si rimanda alle “Regole particolari”.
Regole particolari
Struttura dellʼarticolo
Lʼarticolo reca in cima il titolo generale e, immediatamente sotto, il nome dellʼautore (o degli autori) con breve profilo (vedi oltre).
Lʼarticolo può essere suddiviso in capitoli o paragrafi titolati, anche su più livelli gerarchici. Si raccomanda di numerare capitoli e paragrafi solo quando, in presenza di una gerarchia su più livelli, ciò risulti necessario a rendere chiara la struttura del testo.
Profilo biografico dellʼautore
Il profilo deve essere essenziale e schematico, indicando le affiliazioni dellʼautore secondo lo schema “ente, ruolo”. Lʼindicazione del ruolo è facoltativa. È possibile indicare più di unʼaffiliazione (separandole tra loro con punto e virgola), ma si raccomanda di limitarsi a quelle ritenute più rilevanti. In assenza di affiliazioni formali, indicare con la medesima formula dove si è ottenuto il titolo di studio più elevato (o dove lo si stia conseguendo).
Sommario (abstract)
Il sommario deve essere compilato esclusivamente in lingua inglese. Avrà lunghezza compresa tra i 1500 e i 1700 caratteri e conterrà i seguenti elementi: oggetto e scopo dellʼarticolo (perché è stato scritto); metodologia adottata (tecniche, approcci, fonti); risultati e conclusioni (risultati sperimentali o teorici, loro implicazioni rispetto allʼoggetto e scopo dellʼarticolo, eventuali raccomandazioni).
Parole chiave
In numero di tre ed esclusivamente in lingua inglese. Le parole chiave devono rappresentare il contenuto dellʼarticolo ed essere specifiche del settore di studio cui si fa riferimento. Si devono dunque evitare parole chiave troppo generiche.
Formattazione
Lʼarticolo va consegnato in carattere Book Antiqua dimensione 12, allineamento giustificato. Il titolo generale va in dimensione 14, i paragrafi di citazione indentata in dimensione 11, le note a pie’ di pagine in dimensione 10. Tutto il resto del testo, inclusi i titoli dei capitoli, in dimensione 12. Fanno eccezione eventuali frasi in esergo, che vanno poste in dimensione 11 con allineamento a destra.
Il titolo generale e i titoli di capitolo vanno in grassetto tondo. I sottotitoli in grassetto corsivo. Eventuali livelli inferiori di titolazione in corsivo semplice. È sempre necessario andare a capo dopo titoli e sottotitoli, eccetto che per i livelli gerarchici inferiori al terzo.
Lʼinterlinea è singola, non vanno impostati spazi fissi sopra o sotto il paragrafo.
Uso delle virgolette
Nellʼarticolo si utilizzano le virgolette basse (« ») unicamente per le citazioni dirette da testi, mentre per evidenziare si utilizzano le virgolette alte doppie (“ ”). Qualora sia necessario ricorrere alle virgolette allʼinterno di una porzione già delimitata da virgolette, si adopera la seguente linea gerarchica (dalla massima alla minima): virgolette basse, virgolette alte doppie, virgolette alte singole.
Parole straniere
Le parole straniere vanno sempre in corsivo, a eccezione di quelle pienamente assimilate dallʼitaliano. Per determinare se una parola è assimilata o no, oltre alla frequenza con cui appare nel vocabolario italiano, si osservi se la sua pronuncia corrisponde o meno alle regole fonetiche della nostra lingua.
Es. assimilate: film, sport, gap; non assimilate: computer, manager
Acronimi
È preferibile che essi siano resi in maiuscoletto.
Es. ONU, UE, URSS, USA
Citazioni
Le citazioni dirette da testi scritti o discorsi vanno sempre tra virgolette basse (si veda apposita sezione) e in tondo.
La citazione più lunga di 200 caratteri va posta come paragrafo a sé stante, indentato, in carattere dimensione 11 e non virgolettato.
In caso di citazione da lingua straniera, lʼautore può scegliere se tradurla o meno. Fanno eccezione le citazioni in lingua non occidentale, che vanno sempre tradotte (si può comunque inserire il testo originale in nota).
Si rammenta che a ogni citazione diretta deve sempre corrispondere lʼindicazione precisa della fonte.
Riferimenti bibliografici
I riferimenti bibliografici sono accettati esclusivamente secondo il sistema parentetico con rimando in chiave “autore data”. Alla fine del testo dovrà essere inserita la bibliografia finale.
Il riferimento parentetico è posto direttamente nel testo (eventualmente anche nel testo di una nota), tra parentesi e con il seguente formato: cognome dellʼautore, anno di pubblicazione dellʼopera, eventuale numero di pagina preceduto dallʼabbreviazione “p.”.
Es. (Mackinder, 1919, pp. 100-101).
Es. (Barnett e Finnemore, 2004).
Qualora una stessa fonte sia citata consecutivamente si ripeta, se occorre, il cognome dellʼautore, senza adottare altre formule (ivi, ibidem, ecc.).
Bibliografia finale
a) Monografie – cognome e iniziale puntata nome autore, anno di pubblicazione, titolo, luogo, editore:
Es. Schmitt C., 1950, Der Nomos der Erde im Volkerrecht des Jus Publicum Europaeum, Berlin, Duncker & Humblot; trad. it. Il nomos della terra, Milano, Adelphi.
Es. Barnett M., Finnemore M., 2004, Rules for the World: International Organizations in Global Politics, Ithaca, N.Y., Cornell University Press.
b) Articoli in rivista – cognome e iniziale puntata nome autore, anno di pubblicazione, titolo, in «titolo della rivista», numero volume (numero fascicolo), estremi pagine:
Es. Mackinder H.J., 1904, The Geographical Pivot of History, in «The Geographical Journal», 23(4), pp. 421-437.
c) Contributi in volume – cognome e iniziale puntata nome autore, anno di pubblicazione, titolo, in cognome e iniziale puntata nome curatore (a cura di), titolo del volume, luogo, editore:
Es. Marconi M., 2015, La costante presenza di Lamarck nella geografia della seconda metà dellʼOttocento: un problema finalistico?, in Marconi M., Sellari P. (a cura di), Verso un nuovo paradigma geopolitico. Raccolta di scritti in onore di Gianfranco Lizza, Roma, Aracne.
d) Curatele – cognome e iniziale puntata nome curatore (a cura di), anno di pubblicazione, titolo, luogo, editore:
Es. Marconi M., Sellari P. (a cura di), 2015, Verso un nuovo paradigma geopolitico. Raccolta di scritti in onore di Gianfranco Lizza, Roma, Aracne.
La bibliografia finale è ordinata alfabeticamente secondo il cognome dellʼautore (o primo autore).
In caso di più opere del medesimo autore, queste ultime sono ordinate tra loro in base alla data di pubblicazione:
Es.
Beck U., 1986, Risikogesellschaft auf dem Weg in eine andere Moderne, Frankfurt a.M., Suhrkamp; trad. it. La società del rischio. Verso una seconda modernità, Roma, Carocci, 2013.
Beck U., 1997, Was ist globalisierung?, Frankfurt a.M., Suhrkamp; trad. it. Che cos’è la globalizzazione, Roma, Carocci, 1999.
Più opere del medesimo autore nel medesimo anno sono citate aggiungendo una lettera minuscola allʼanno di pubblicazione (sia nei riferimenti parentetici allʼinterno del testo sia nella bibliografia finale), secondo l’ordine di comparizione nell’articolo.
Es.
Sellari P., 2014a, Il Mediterraneo nella geopolitica dei traffici marittimi, in «Gnosis», 20(3), pp. 94-105.
Sellari P., 2014b, Profili geostrategici, in Sciso E. (a cura di), La crisi ucraina e i problemi di sicurezza in Europa, Roma, LUISS University Press, pp. 79-83.
In caso di opera collettanea senza curatore né primo autore, si usi lʼindicazione Aa. Vv.:
Es. Bökenförde E.-W., 1967, Die Entstehung des Staates als Vorgang der Säkularisation, in Aa. Vv., Säkularisation und Utopie. Ebracher Studien, Stuttgart, Kohlhammer.