Autore: Vision & Global Trends – 09/08/2024
Missione Archeologica del Centro Camuno di Studi Preistorici in Kirghizistan
Il Centro Camuno di Studi Preistorici (CCSP), un’istituzione di eccellenza nel campo dell’archeologia preistorica, torna a operare a livello internazionale con una missione di rilevanza storica. Il 12 agosto 2024, infatti, partirà la prima missione archeologica del CCSP in Kirghizistan, un’iniziativa che ha ottenuto il prestigioso riconoscimento istituzionale dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale italiano.
Un team di esperti per esplorare due siti di grande importanza
La missione vedrà impegnato un team multidisciplinare composto da tre archeologi, un architetto e un tecnico, che opereranno su due siti di notevole rilevanza storica e culturale. Il primo si trova nell’area del lago Ysykköl, situato ai confini con il Kazakistan e la Cina, mentre il secondo è collocato lungo la valle della Fergana, una delle più antiche rotte della Via della Seta.
Questi siti sono noti per la presenza di numerose rocce istoriate con arte rupestre, parzialmente individuate in precedenti esplorazioni. L’arte rupestre, infatti, rappresenta spesso l’unica testimonianza tangibile del passaggio di antichi popoli e della loro cultura. La grande steppa euro-asiatica, che si estende dall’Ucraina fino alla Mongolia, è stata per millenni un asse cruciale di comunicazione tra Europa e Asia, attraversata da gruppi umani fin dalla preistoria. È proprio lungo questo corridoio che probabilmente sono transitati i primi sapiens provenienti dall’Africa, seguiti, millenni dopo, dalle carovane che trasportavano merci preziose come la seta, favorendo anche l’interscambio culturale tra Oriente e Occidente.
La missione e i suoi obiettivi
Il compito della missione italiana sarà quello di collaborare strettamente con i team di ricercatori locali per il censimento, la localizzazione e lo studio delle incisioni rupestri presenti nei siti. Questo lavoro di documentazione sarà fondamentale non solo per la ricerca scientifica, ma anche in vista di una futura mostra che permetterà di condividere con il pubblico i risultati di questa importante missione.
Il CCSP, che vanta oltre 60 anni di attività e più di 150 missioni archeologiche condotte in tutto il mondo, si impegna ancora una volta a portare avanti la sua tradizione di eccellenza nella ricerca. I materiali raccolti nel corso degli anni – fotografie, rilievi, studi – costituiscono oggi un patrimonio di inestimabile valore, conservato negli Archivi del CCSP, riconosciuti di importanza nazionale e posti sotto salvaguardia dal Ministero della Cultura.
Una cooperazione internazionale avviata da tempo
La cooperazione internazionale tra il CCSP e il Kirghizistan non è una novità, ma è frutto di un lavoro avviato oltre due anni fa. L’inizio di questa collaborazione è stato segnato da una serie di incontri svolti presso la sede del CCSP a Capo di Ponte, culminati con la partecipazione di ricercatori kirghisi al Seminario sulle metodologie per il rilievo dell’arte rupestre, tenutosi di recente nella stessa località.
Questa missione rappresenta quindi non solo un’opportunità per approfondire la conoscenza dell’arte rupestre in Asia centrale, ma anche un importante passo avanti nella collaborazione tra ricercatori italiani e kirghisi, volto a promuovere la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale mondiale.