Autore: Lorena Nistor – 03/4/2023
Recensione del fascicolo di Geopolitica, vol X n. 1-2/2021
di Lorena Nistor – UnINT – Università degli Studi Internazionali di Roma, Vision & Global Trends. International Institute for Globala Analyses
La decima edizione della rivista Geopolitica, curata da Tiberio Graziani e Zeno Leoni, offre un’analisi completa e approfondita di uno dei colossi dello scenario geopolitico attuale, la Repubblica Popolare Cinese, ponendosi l’obiettivo di appagare una curiosità suscitata nel pubblico occidentale dall’importanza repentina che il Paese ha acquisito negli ultimi anni e dal ruolo centrale che si prevede continuerà a ricoprire in futuro.
L’impianto della rivista è formulato in modo tale da consentire al lettore di conoscere le tappe storiche che hanno forgiato l’identità dell’attuale Repubblica Popolare Cinese e di approfondire le relazioni bilaterali e multilaterali che negli anni quest’ultima ha intrattenuto con altri protagonisti della scena internazionale, i quali in maniera dialettica hanno contribuito a trasformarla in una delle potenze egemoni attuali.
I rapporti tra Cina Popolare e Taipei e le proposte di riunificazione avanzate da Pechino dal 1949 al 2016 (Rodolfo Bastianelli)descrive la nascita della Repubblica Popolare Cinese, in seguito alla vittoria del partito comunista di Mao Zedong, e la frattura prodottasi con il governo nazionalista cinese instauratosi a Taipei, frattura a cui Pechino ha sempre tentato di rimediare mediante molteplici proposte di pacificazione. L’identità economico-politica della Cina viene invece delineata nell’articolo Verso la costruzione di una Cina tutta nuova (Daniela Caruso), dove si esaminano la politica della porta aperta di Deng Xiaoping e le peculiarità del “socialismo con caratteristiche cinesi”, mentre in Il potere marittimo del nuovo Impero Han, Gino Lanzara si focalizza sulla necessità di una flotta cinese potenziata e capace di sostenere il progetto della Nuova Via della Seta.
A seguire, il focus si sposta sui rapporti bilaterali intrattenuti dalla Repubblica Popolare Cinese con Stati come Russia, Cuba e Stati Uniti. Il saggio intitolato L’aumento dell’esportazione di gas verso Est (Greta Bordin) analizza il riorientamento delle politiche energetiche russe verso la regione dell’Asia-Pacifico e la notevole accelerazione che questo ha subito alla luce delle sanzioni imposte dall’Unione Europea nei confronti di Mosca, come il divieto di acquisto di carbone e olio di origine russa, seppur la pianificazione di questo pivot energetico risalga a ben prima dello scoppio del conflitto russo-ucraino. Il lettore ha modo di approfondire la decennale relazione di amicizia e cooperazione tra Cina e Cuba nel saggio Evolución de las relaciones políticas y económicas entre China y Cuba (Gladys Cecilia Hernández Pedraza), due Paesi che, seppur nelle loro sostanziali diversità, sono accomunati dal socialismo e dal nemico statunitense, mentre nell’articolo Whether hockey sticks or Thucydides trap in China-USA relations (Phil Kelly) si confrontano due diverse scuole di pensiero e le loro previsioni circa la futura relazione, conflittuale o pacifica, tra una Cina in ascesa e degli Stati Uniti in declino dal punto di vista economico.
Infine, si analizza l’influenza che la Cina esercita a livello regionale e il ruolo che potrebbe giocare nel nuovo mondo multipolare. Nel continente asiatico, le repubbliche ex-sovietiche hanno individuato in Pechino un partner essenziale nel loro futuro sviluppo economico dopo il crollo dell’Unione Sovietica. A sua volta, come notato da Fabrizio Vielmini in Cina e Asia Centrale a trent’anni dalla fine dell’URSS, l’Asia centrale riveste un’importanza fondamentale per l’RPC, specialmente con l’avvio della Belt & Road Initiative nel 2013. La stessa iniziativa ha spinto la Cina ad assicurarsi anche il sostegno dei Paesi del Medio Oriente, dove Pechino ha rafforzato la sua presenza in seguito alla ritirata statunitense grazie a una strategia basata sull’economia e sulla promessa di assenza di interferenze politiche, come rilevato in Il Dragone e la Mezzaluna (Brahim Ramli & Emanuel Pietrobon). Assieme all’India e alla Russia, nell’ambito della partnership BRICS, Pechino potrebbe inoltre contribuire a riformare il regime globale attualmente sotto la leadership statunitense e ridefinire le regole dell’economia mondiale, spingendo per una “de-dollarizzazione” a favore dello yuan digitale cinese (Can China, India and Russia agree on guidelines for a new political and economic world system? – Come Carpentier de Gourdon).
In conclusione, questa curatissima raccolta si pone l’obiettivo di rendere il lettore più consapevole della realtà cinese e del rapporto tra l’RPC e il resto del mondo, obiettivo raggiunto a pieno anche grazie alla presenza di articoli accademici in più lingue: il risultato è un’analisi della Cina attraverso una lente multifocale, quella degli studiosi di tutto il mondo.
Lorena Nistor – Laurea Triennale in Mediazione Linguistica (Arabo e Spagnolo) con tesi sul conflitto arabo-israeliano e i movimenti pacifisti in Israele, conseguita presso l’Università degli Studi Roma Tre. Attualmente studentessa magistrale in Investigazione, Criminalità e Sicurezza Internazionale presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma. Stagista presso Vision & Global Trends International Institute for Global Analyses, nell’ambito del progetto Società Italiana di Geo
GEOPOLITICA “La Cina e il Mondo “ Vol X anno 2021, a cura di Tiberio Graziani e Zeno Leoni
Con contributi di: Rodolfo Bastianelli, Greta Bordin, Daniela Caruso, Côme Carpentier de Gourdon, Gladys Cecilia Hernandéz Pedraza, Phil Kelly, Gino Lanzara, Brahim Ramli, Emanuel Pietrobon, Giuseppe Romeo, Renata Pilati
GEOPOLITICA – ISSN 2009-9193 –
Pagine 226 –Euro 20 – CALLIVE Edizioni – 2022
Disponibile su mediabooks.it o su AMAZON e nei principali stores librari
mail: mediabooks.it@gmail.com facebook: media&books – www.mediabooks.it – +39 371 4170580