Autori: Paolo Chirafisi – Massimo Ortolani – 18/12/2024
Secondo alcune correnti di pensiero la geopolitica costituisce uno strumento di analisi trasversale delle dinamiche conflittuali, entro spazi determinati ed attinge ad un certo novero di discipline scientifiche, alle quali sarebbe assimilabile.
Questa visione appartiene soprattutto alla corrente fondativa della geopolitica, oggi bollata come “deterministica”, risalente all’inizio del novecento quando geografi, accademici e militari, come Friederich Ratzel, Rudolf Kjellen, Halford John Mackinder e Karl Haushofer iniziarono ad elaborare i primi lineamenti di quella che chiamarono geografia politica o geopolitica, elevandola addirittura, come fece Haushofer, a “coscienza geografica dello Stato”.
Le teorie tellurocratiche, come quella tedesca dello spazio vitale o quella britannica dello Heartland, il cuore della terra, quale perno geografico della storia, sono tanto affascinanti quanto semplicistiche ed hanno contribuito a rendere la geopolitica delle origini una materia da maneggiare con cura, in quanto funzionale alle ideologie totalitarie, come ai progetti neocoloniali, di alcune potenze dell’epoca. Anche le dottrine geopolitiche talassocratiche, in seguito sviluppate dagli statunitensi Alfred Thayer MahaneNicholas John Spykman(teorico del c.d. Rimland) e fondate sul dominio marittimo attraverso il controllo delle zone costiere e degli stretti, sono interpretabili alla luce della postura egemonica che gli Stati Uniti andarono storicamente assumendo a partire dalla Prima guerra mondiale.
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Paolo Chirafisi – Giornalista, autore ed analista di relazioni internazionali. Sul versante della geoeconomia si occupa soprattutto di energia, infrastrutture strategiche e supply chain; nell’ambito dei conflitti geopolitici tratta in primo luogo gli aspetti di guerra cognitiva, psicologica e di identità culturale. Ha pubblicato articoli e saggi su Gnosis, rivista di intelligence, Domino, rivista per un mondo che cambia, Huffington Post Italia, Ente editoriale dei Carabinieri-#Natura, Nato Defence College Foundation, EastWest, rivista di geopolitica, Longitude- Italian monthly on world affairs, Dissipatio, una cellula mediatica, La Voce Repubblicana; Affari italiani, The Odessa Journal ed altri. È stato curatore delle ultime quattro edizioni dell’Almanacco Intelligence Week per la Vento&Associati. E’ stato selezionato dall’American Jewish Committee, nel 2022, per il Project Interchange in Israele nel gruppo “media influencer europei”.
Massimo Ortolani – Analista geoeconomico, con un trascorso professionale inizialmente presso il gruppo ENI (Agip Spa) e successivamente al Mediocredito Centrale. Dove vi ha svolto funzioni di quadro direttivo nell’analisi degli investimenti all’estero, nei finanziamenti all’export e nel recupero dei crediti commerciali verso l’ex URSS. E’ stato inoltre consulente per conto della UE in Kazakhstan e, per conto dell’UNIDO, in Colombia e Peru. Da anni si occupa delle applicazioni dell’arma normativa nella guerra economico/finanziaria. E’ autore del testo: “Intelligence economica e conflitto geoeconomico” (Ed.GoWare), e di numerosi post ed articoli in materia.