Autore: Giordana Bonacci, Lucia Langella – 08/04/2024
Resoconto a cura di Giordana Bonacci e Lucia Langella della presentazione de numero di Geopolitica vol. XII, 2/2023 Lo sviluppo costiero e le zone economiche esclusive – Roma 8 marzo 2024, Circolo Ufficiali della Marina Militare “Caio Duilio”.
Il giorno 8 marzo 2024, presso il Circolo Ufficiali della Marina Militare “Caio Duilio” di Roma, si è tenuta la presentazione del volume XII, n° 2/2023 dedicato allo Sviluppo Costiero ed alle Zone Economiche Esclusive, curato dal Dott. Tiberio Graziani, e dal Dott. Gino Lanzara. Il focus principale del volume è il mare, definito come ‘’proiezione di potenza’’. Il globo è ricoperto da acqua per oltre il 70%; data l’estensione dello spazio marittimo è importante per l’analista, lo stratega e chiunque si occupi di geopolitica analizzare le particolari dinamiche che si svolgono in questo particolare spazio che molto spesso viene trattato come argomento secondario e non di rilievo, sebbene conservi tradizioni millenarie.
Tiberio Graziani, Presidente di Vision & Global Trends e Direttore della rivista Geopolitica, rivela l’intento della trattazione, focalizzata sulla relazione tra la dimensione terrestre e quella marittima, con un’attenzione al tema delicato delle Zone Economiche Esclusive, le cd ZEE.
Il Capo del 3° Reparto dello SMM, CA Massimiliano Lauretti, delineando le motivazioni che avevano portato all’organizzazione dell’incontro, ha prontamente sottolineato l’importanza del mare per il nostro Paese. In Italia il mare fa da protagonista, il Mediterraneo nel corso dei secoli ha ospitato scontri, è stato attraversato, ha rappresentato una delle direttrici fondamentali del commercio internazionale;
L’Ammiraglio Fabio Caffio, una delle massime autorità per quanto riguarda la tematica, ha offerto un prezioso contributo al fine di donare una completa prospettiva sulle tematiche marittime nazionali, definendo le Zone Economiche Esclusive come sinonimo di piattaforma continentale: il fondale appartiene allo stato costiero come continuazione del territorio emerso.
Il tema è trasversale ed abbraccia più ambiti. Le ZEE rappresentano un’area affidata allo Stato costiero nell’interesse della comunità internazionale, al fine di un’ottimale gestione e protezione delle risorse naturali per cui è molto importante contestualizzarle anche da un punto di vista giurisprudenziale.
L’Italia ha inizialmente differito la proclamazione di una propria Zona Economica Esclusiva, attuata con la Legge-quadro n.91/2021. Nel “Piano del mare” del nuovo Ministro Nello Musumeci, Ministro per la Protezione civile e le Politiche del mare, è previsto che siano emanate delle norme applicative della zona economica esclusiva. Ciò risulterebbe necessario, sottolinea l’Ammiraglio Caffio, considerando l’importanza che le ZEE stanno acquisendo nella geopolitica del Mediterraneo.
L’opinione è stata condivisa prontamente dal moderatore Tiberio Graziani, che ha dichiarato il ruolo centrale dell’Italia come Paese della cooperazione, grazie alla posizione geografica della penisola.
Alla luce dei fatti, è intervenuta la Dott.ssa Roberta La Fortezza, analista della regione MENA (Middle East and North Africa) e del Sahel, che ha posto l’attenzione sull’importanza cruciale che ricopre i mari. È fondamentale comprendere il ruolo dei mari nel contesto geopolitico globale. In un mondo sempre più interconnesso e globalizzato, i mari non sono soltanto vie di trasporto e commercio, ma anche nodi fondamentali per le dinamiche geopolitiche. Lo dimostra la Belt and Road Initiative lanciata da Pechino, che vede nei porti un elemento fondamentale.
Il Mediterraneo, in particolare, è al centro di molte questioni geopolitiche, come dimostrato dalle contese sulle ZEE (Zone Economiche Esclusive) tra paesi come Libano, Israele, Cipro e Turchia. Queste dispute non si limitano alla definizione dei confini marittimi, ma coinvolgono anche questioni di sfruttamento delle risorse naturali e rivalità regionali più ampie.
La definizione delle ZEE è cruciale per stabilire il controllo su potenziali giacimenti di risorse naturali, ma anche per progetti geopolitici più ampi, come la politica espansionistica della Turchia nel Mediterraneo orientale. Paesi come Egitto e Grecia, che si oppongono a questa politica, cercano anch’essi di consolidare il proprio controllo sulle risorse marine.
La Dott.ssa La Fortezza ha evidenziato come l’immigrazione rappresenti una sfida significativa nella geopolitica dei mari. Inoltre, se in passato la minaccia era legata agli attacchi alle infrastrutture portuali da parte dello Stato Islamico, oggi si è sempre più testimoni della vulnerabilità delle rotte marittime, come dimostrato dal blocco del Canale di Suez da parte della nave Ever Given nel 2021.
Successivamente, il Capitano di Fregata Gino Lanzara, ha preso parola soffermandosi in un primo momento sul concetto di potere marittimo, evidenziando che quest’ultimo non è connesso solamente al dominio militare, ma un qualcosa che si estrinseca continuamente, grazie alla sua connessione al sistema paese, che permette di mantenere vive, nel corso del tempo, le strategie nazionali indirizzate al potere politico.
La tematica del potere marittimo è strettamente collegata al secondo concetto sottolineato dal Capitano, il c.d. “Mediterraneo Allargato”.
Avvicinandosi alle conclusioni, il CA Massimiliano Lauretti, ha portato il focus sulla dimensione subacquea, come nuova frontiera, illustrando l’essenziale operato della Marina Militare che utilizza in buona parte nuove tecnologie, sottolineando la dedizione dell’Italia alla ‘’trasformazione’’. L’importanza delle nuove tecnologie è ricordata dal Dott. Tiberio Graziani che ricorda quanto esse rappresentino uno degli elementi fondamentali della potenza di una nazione.
Riportando le parole del CA, emerge l’elemento focus del volume: ‘’Il mare è per noi una necessità’’.
L’Italia riveste un ruolo significativo in questo contesto, trovandosi al centro di importanti rotte marittime nel Mar Mediterraneo e godendo di una posizione strategica nel cuore del bacino del Mediterraneo. Questa posizione privilegiata conferisce all’Italia un vantaggio economico e geopolitico, consentendo al Paese di sfruttare appieno le opportunità offerte dalle linee di comunicazione marittima e di esercitare un’influenza significativa sulla scena internazionale.
Il potere marittimo, comprendendo il potere navale, economico, imprenditoriale e infrastrutturale, influisce sulle strategie nazionali, diventando un elemento cardine nella definizione delle dinamiche geopolitiche attuali.
A cura di Giordana Bonacci e Lucia Langella, tirocinanti presso Vision & Global Trends nell’ambito del progetto Società Italiana di Geopolitica