Autore: Geopolitica Rivista – 07/11/2022
Rivista “Geopolitica” Focus ASIA CENTRALE Call for Papers
Le turbolenze provocate dal conflitto in Ucraina continuano a riverberarsi sull’insieme della “scacchiera eurasiatica”.
In particolare, la situazione nel teatro centrasiatico assume una crescente importanza nel contesto del più ampio confronto fra la Federazione Russa e l’intero Occidente. La regione, infatti, potrebbe rivelarsi tanto un’area di cooperazione russo-cinese quanto un elemento di contraddizione in un partenariato di respiro globale.
L’odierna Asia centrale misura la propria importanza nel mondo del XXI secolo quale elemento di connettività fra l’Asia e l’ Europa, snodo fondamentale per le infrastrutture logistiche promosse dalla Cina nel quadro della “Belt and Road Initiative” (Bri o nuove vie della seta), destinate a farne un ponte da e verso il Mediterraneo ed il Medio Oriente.
Gli sviluppi in termini di connettività avranno conseguenze di lunga portata tanto in una prospettiva logistica che geoeconomica; soprattutto nel quadro della ridefinizione di equilibri tra le grandi potenze regionali.
Le rivolte in Kazakistan d’inizio 2022, la meno cruenta ma ugualmente inattesa instabilità emersa nella provincia karakalpaka dell’Uzbekistan a luglio, così come gli scontri fra tagiki e kirghizi nell’agosto dello stesso anno, sono eventi che dimostrano come la situazione interna della regione permanga in una condizione magmatica, tale da assorbire ed amplificare le pressioni geopolitiche esterne.
Il fascicolo – curato da Tiberio Graziani e Fabrizio Vielmini – si propone di porre all’attenzione degli addetti ai lavori la valutazione di tali ridefinizioni in atto, mettendo in evidenza le strategie dei principali attori geopolitici così come dei paesi della regione.
Data finale per l’invio dei contributi: 28 Febbraio 2023
Rivista “Geopolitica” – Diretta da Tiberio Graziani – Per proporre contributi scrivere a: tibgraziani@gmail.com
Geopolitica (ISSN 2009-9193) è riconosciuta come “rivista scientifica” per le Aree 11, 13, e 14 dall’Agenzia Nazionale per la Valutazione dell’Università e della ricerca (ANVUR)
SEZIONI E CONTRIBUTI: Geopolitica applica la revisione paritaria doppio-cieco (double-blinded peer review) a opera di esperti nella materia trattata da ciascun articolo. Gli articoli sono inseriti nella sezione FOCUS, se attinenti al tema monografico del numero, o in quella di ORIZZONTI. Articoli di commento e dibattito e le recensioni, non sottoposti a revisione paritaria, sono inseriti nelle sezioni omonime.
Normario
Regole generali
I formati elettronici accettati sono esclusivamente doc, docx e odt.
Tutte le illustrazioni devono pervenire come file separati, in formato jpg e obbligatoriamente in bianco e nero e risoluzione minima 300 dpi.
Le tabelle graficamente elementari possono essere parte integrante del testo. Quelle complesse e tutti i grafici devono invece essere trattati come illustrazioni.
Per le citazioni bibliografiche è previsto l’uso esclusivo del sistema in chiave “autore data”.
Le note vanno inserite a pie’ di pagina, devono seguire numerazione progressiva e i numeri nel testo devono essere arabi e posti in apice. Si raccomanda un uso parsimonioso delle note, al fine di rendere più scorrevole la lettura del testo.
Pur non essendo prevista una lunghezza massima, si raccomanda di non superare i 70.000 caratteri.
La lingua di pubblicazione è lʼitaliano, ma sono valutate anche proposte in lingua inglese.
Ogni articolo deve includere i seguenti metadati in lingua inglese: titolo (corrispondente a quello in lingua italiana), sommario (abstract) e tre parole-chiave. Per ulteriori dettagli sulla corretta redazione di tali metadati si rimanda alle “Regole particolari”.
Regole particolari
Struttura dellʼarticolo
Lʼarticolo reca in cima il titolo generale e, immediatamente sotto, il nome dellʼautore (o degli autori) con breve profilo (vedi oltre).
Lʼarticolo può essere suddiviso in capitoli o paragrafi titolati, anche su più livelli gerarchici. Si raccomanda di numerare capitoli e paragrafi solo quando, in presenza di una gerarchia su più livelli, ciò risulti necessario a rendere chiara la struttura del testo.
Profilo biografico dellʼautore
Il profilo deve essere essenziale e schematico, indicando le affiliazioni dellʼautore secondo lo schema “ente, ruolo”. Lʼindicazione del ruolo è facoltativa. È possibile indicare più di unʼaffiliazione (separandole tra loro con punto e virgola), ma si raccomanda di limitarsi a quelle ritenute più rilevanti. In assenza di affiliazioni formali, indicare con la medesima formula dove si è ottenuto il titolo di studio più elevato (o dove lo si stia conseguendo).
Sommario (abstract)
Il sommario deve essere compilato esclusivamente in lingua inglese. Avrà lunghezza compresa tra i 1500 e i 1700 caratteri e conterrà i seguenti elementi: oggetto e scopo dellʼarticolo (perché è stato scritto); metodologia adottata (tecniche, approcci, fonti); risultati e conclusioni (risultati sperimentali o teorici, loro implicazioni rispetto allʼoggetto e scopo dellʼarticolo, eventuali raccomandazioni).
Parole chiave
In numero di tre ed esclusivamente in lingua inglese. Le parole chiave devono rappresentare il contenuto dellʼarticolo ed essere specifiche del settore di studio cui si fa riferimento. Si devono dunque evitare parole chiave troppo generiche.
Formattazione
Lʼarticolo va consegnato in carattere Book Antiqua dimensione 12, allineamento giustificato. Il titolo generale va in dimensione 14, i paragrafi di citazione indentata in dimensione 11, le note a pie’ di pagine in dimensione 10. Tutto il resto del testo, inclusi i titoli dei capitoli, in dimensione 12. Fanno eccezione eventuali frasi in esergo, che vanno poste in dimensione 11 con allineamento a destra.
Il titolo generale e i titoli di capitolo vanno in grassetto tondo. I sottotitoli in grassetto corsivo. Eventuali livelli inferiori di titolazione in corsivo semplice. È sempre necessario andare a capo dopo titoli e sottotitoli, eccetto che per i livelli gerarchici inferiori al terzo.
Lʼinterlinea è singola, non vanno impostati spazi fissi sopra o sotto il paragrafo.
Uso delle virgolette
Nellʼarticolo si utilizzano le virgolette basse (« ») unicamente per le citazioni dirette da testi, mentre per evidenziare si utilizzano le virgolette alte doppie (“ ”). Qualora sia necessario ricorrere alle virgolette allʼinterno di una porzione già delimitata da virgolette, si adopera la seguente linea gerarchica (dalla massima alla minima): virgolette basse, virgolette alte doppie, virgolette alte singole.
Parole straniere
Le parole straniere vanno sempre in corsivo, a eccezione di quelle pienamente assimilate dallʼitaliano. Per determinare se una parola è assimilata o no, oltre alla frequenza con cui appare nel vocabolario italiano, si osservi se la sua pronuncia corrisponde o meno alle regole fonetiche della nostra lingua.
Es. assimilate: film, sport, gap; non assimilate: computer, manager
Acronimi
È preferibile che essi siano resi in maiuscoletto.
Es. ONU, UE, URSS, USA
Citazioni
Le citazioni dirette da testi scritti o discorsi vanno sempre tra virgolette basse (si veda apposita sezione) e in tondo.
La citazione più lunga di 200 caratteri va posta come paragrafo a sé stante, indentato, in carattere dimensione 11 e non virgolettato.
In caso di citazione da lingua straniera, lʼautore può scegliere se tradurla o meno. Fanno eccezione le citazioni in lingua non occidentale, che vanno sempre tradotte (si può comunque inserire il testo originale in nota).
Si rammenta che a ogni citazione diretta deve sempre corrispondere lʼindicazione precisa della fonte.
Riferimenti bibliografici
I riferimenti bibliografici sono accettati esclusivamente secondo il sistema parentetico con rimando in chiave “autore data”. Alla fine del testo dovrà essere inserita la bibliografia finale.
Il riferimento parentetico è posto direttamente nel testo (eventualmente anche nel testo di una nota), tra parentesi e con il seguente formato: cognome dellʼautore, anno di pubblicazione dellʼopera, eventuale numero di pagina preceduto dallʼabbreviazione “p.”.
Es. (Mackinder, 1919, pp. 100-101).
Es. (Barnett e Finnemore, 2004).
Qualora una stessa fonte sia citata consecutivamente si ripeta, se occorre, il cognome dellʼautore, senza adottare altre formule (ivi, ibidem, ecc.).
Bibliografia finale
a) Monografie – cognome e iniziale puntata nome autore, anno di pubblicazione, titolo, luogo, editore:
Es. Schmitt C., 1950, Der Nomos der Erde im Volkerrecht des Jus Publicum Europaeum, Berlin, Duncker & Humblot; trad. it. Il nomos della terra, Milano, Adelphi.
Es. Barnett M., Finnemore M., 2004, Rules for the World: International Organizations in Global Politics, Ithaca, N.Y., Cornell University Press.
b) Articoli in rivista – cognome e iniziale puntata nome autore, anno di pubblicazione, titolo, in «titolo della rivista», numero volume (numero fascicolo), estremi pagine:
Es. Mackinder H.J., 1904, The Geographical Pivot of History, in «The Geographical Journal», 23(4), pp. 421-437.
c) Contributi in volume – cognome e iniziale puntata nome autore, anno di pubblicazione, titolo, in cognome e iniziale puntata nome curatore (a cura di), titolo del volume, luogo, editore:
Es. Marconi M., 2015, La costante presenza di Lamarck nella geografia della seconda metà dellʼOttocento: un problema finalistico?, in Marconi M., Sellari P. (a cura di), Verso un nuovo paradigma geopolitico. Raccolta di scritti in onore di Gianfranco Lizza, Roma, Aracne.
d) Curatele – cognome e iniziale puntata nome curatore (a cura di), anno di pubblicazione, titolo, luogo, editore:
Es. Marconi M., Sellari P. (a cura di), 2015, Verso un nuovo paradigma geopolitico. Raccolta di scritti in onore di Gianfranco Lizza, Roma, Aracne.
La bibliografia finale è ordinata alfabeticamente secondo il cognome dellʼautore (o primo autore).
In caso di più opere del medesimo autore, queste ultime sono ordinate tra loro in base alla data di pubblicazione:
Es.
Beck U., 1986, Risikogesellschaft auf dem Weg in eine andere Moderne, Frankfurt a.M., Suhrkamp; trad. it. La società del rischio. Verso una seconda modernità, Roma, Carocci, 2013.
Beck U., 1997, Was ist globalisierung?, Frankfurt a.M., Suhrkamp; trad. it. Che cos’è la globalizzazione, Roma, Carocci, 1999.
Più opere del medesimo autore nel medesimo anno sono citate aggiungendo una lettera minuscola allʼanno di pubblicazione (sia nei riferimenti parentetici allʼinterno del testo sia nella bibliografia finale), secondo l’ordine di comparizione nell’articolo.
Es.
Sellari P., 2014a, Il Mediterraneo nella geopolitica dei traffici marittimi, in «Gnosis», 20(3), pp. 94-105.
Sellari P., 2014b, Profili geostrategici, in Sciso E. (a cura di), La crisi ucraina e i problemi di sicurezza in Europa, Roma, LUISS University Press, pp. 79-83.
In caso di opera collettanea senza curatore né primo autore, si usi lʼindicazione Aa. Vv.:
Es. Bökenförde E.-W., 1967, Die Entstehung des Staates als Vorgang der Säkularisation, in Aa. Vv., Säkularisation und Utopie. Ebracher Studien, Stuttgart, Kohlhammer.
Per proporre contributi scrivere al direttore Tiberio Graziani: tibgraziani@gmail.com