Autore: Pavel Darovskij – 16/11/2020
“Tomosologia” del Patriarcato di Costantinopoli
di Pavel Darovskij – Note e traduzione a cura di Eliseo Bertolasi
I tomos [1] della Chiesa Ortodossa di Costantinopoli (in russo: Konstantinopol’skaya Pravoslavnaya Tserkov’ ndr.) sull’autocefalia delle varie Chiese ortodosse non sono solo dei documenti, ma sono monumenti di storia e di ecclesiologia. Possono essere usati per seguire i cambiamenti nella dottrina della stessa Chiesa Ortodossa di Costantinopoli, sull’autocefalia, sul ruolo di Cristo nella Chiesa, sul significato dei canoni e dei Concili.
Di solito, i Concili Ecumenici (in russo: Vselenskie Sobory ndr.) approvando le formule di dogmi precedentemente non formulati, formalizzano la Tradizione della Chiesa solo in quelle questioni che hanno causato controversie.
Nel caso dei tomos della Chiesa Ortodossa di Costantinopoli, osserviamo un cambiamento nel contenuto della dottrina della Chiesa. Non solo vediamo nuove formule, ma il loro diretto contrasto sia con le formule precedenti, sia con l’eredità canonica dei Concili Ecumenici. Possiamo osservare la genesi della formazione della nuova dottrina della Chiesa, che dapprima colmò le “brecce” del diritto canonico, successivamente iniziò a renderlo obsoleto e alla fine entrò in conflitto con esso. Dopodiché, ha addirittura attentato ai dogmi ecclesiologici, approvati non solo dai Concili Ecumenici, ma anche enunciati direttamente nel Vangelo e nelle Epistole dei Santi Apostoli:
“Cristo è il Capo della Chiesa”, (Efesini 5:23);
“Tutto infatti ha sottomesso ai suoi piedi e lo ha costituito su tutte le cose a capo della Chiesa”, (Efesini 1:22);
“4 Poiché, come in un solo corpo abbiamo molte membra e queste membra non hanno tutte la medesima funzione, 5 così anche noi, pur essendo molti, siamo un solo corpo in Cristo e ciascuno per la sua parte siamo membra gli uni degli altri”, (Romani 12: 4-5).
Forse, a causa dell’evidente contraddizione tra gli stessi tomos della Chiesa Ortodossa di Costantinopoli nei diversi anni, dal 2020 sono divenuti non accessibili sul sito dello stesso Patriarcato di Costantinopoli, dove fino ad un anno fa si potevano facilmente trovare. Troppa attenzione a questo argomento è sorta dopo la concessione del tomos dell’autocefalia alla “Chiesa Ortodossa Ucraina” (il 5 gennaio 2019 ndr.).
[1] Tomos (greco: τόμος, romanizzato: tomos, lett. “Sezione, parte di, parte che è tagliata”) nella Chiesa Ortodossa orientale è un decreto del capo di una particolare Chiesa ortodossa su determinate questioni (come il livello di dipendenza di una Chiesa autonoma dalla sua Chiesa-Madre).
Autore Pavel Darovskij – Teologo, giornalista e amministratore del canale Telegram “Labarum”
Note e traduzione di Eliseo Bertolasi – Russista e traduttore
Seguita a leggere, scarica l’Analytical Dossier AD_26_2020 ISSN 2704-6419