Autore: Stefano Ricci – 18/02/2020
Con
“supremazia quantistica” si intende la capacità, da parte di un computer
quantistico, di eseguire calcoli complessi superando, al contempo, le capacità di
calcolo degli attuali super-computer.
Fra i primi operatori a ricercare la supremazia
quantistica, Google ha annunciato, nel corso del 2018, di aver superato, con il
suo dispositivo a 72 qubit (quantum-bit), il record stabilito
poco tempo prima dal super-calcolatore IBM da 50 qubit; nel farlo, la
compagnia di Edmonton si è detta in grado di raggiungere la supremazia
quantistica entro un anno.
Come già evidenziato dall’International Institute
for Strategic Studies[1], il raggiungimento della supremazia quantistica
non è vincolato a un mero discorso di qubit, quanto di combinazione fra
diversi fattori, come la “profondità” del circuito quantistico (quante
operazioni logiche tale circuito può eseguire prima di conseguire un errore) e
il “volume” computazionale del processore stesso.
Fatta
questa debita premessa, negli ultimi tempi ci si è spesso domandati cosa, il
raggiungimento della supremazia quantistica, potrebbe significare a un livello
squisitamente geopolitico: più volte, ci si è detti che l’impiego della
computazione quantistica aggraverà il divario tecnologico fra i vari gruppi di
Paesi aumentando, al contempo, le relative disparità in termini di sicurezza
nazionale.
Da un lato, la capacità crittografica mostrata
dagli strumenti quantistici potrebbe essere disponibile solo per quei Paesi,
economicamente avanzati, in grado di organizzare le giuste risorse per mettere
al sicuro le proprie linee comunicative; così facendo, gli attuali poli
internazionali egemonici continuerebbero a esistere, rafforzandosi.
Dall’altro, l’impiego di uno straordinario
calcolatore capace di elaborare enormi volumi di dati grezzi potrebbe sancire
la nascita di una vera e propria intelligence in tempo reale, con dei
vantaggi strategici fino a oggi difficilmente immaginabili.
Parallelamente, in molti sottolineano come, invece, proprio la computazione quantistica sarà in grado di ridurre il vantaggio competitivo di talune potenze: nello scenario in cui il quantum computing diverrà commercialmente disponibile (ed economicamente accessibile) per determinati paesi, questi vedranno livellare le rispettive capacità di intelligence, inducendo proprio tali paesi a mutare le proprie posizioni (e proiezioni) in termini di difesa e sicurezza nazionale.
Profonde
anche le implicazioni in campo militare: nel 2018 il National Strategic
Overview for Quantum Information Science, pubblicato dagli Stati Uniti, ha
messo in evidenza come le tecnologie quantistiche consentiranno l’adozione di
nuove modalità, altamente precise, di rilevazione e misurazione dello stato
dell’arte nei teatri operativi, necessarie in campo difensivo.
Al riguardo, lo United Kingdom’s Defence Science
Expert Committee, per parte propria, ha sottolineato come i nuovi sensori
gravimetrici quantistici consentiranno di migliorare il rilevamento di masse in
movimento al di sotto della superficie dell’acqua (è il caso dei sottomarini,
ad esempio), mentre i radar quantistici attualmente in sviluppo saranno capaci
di monitorare, con assoluta precisione, la rotta dei velivoli di tipo stealth.
Una
cosa è certa: prendendo in prestito le parole del Defence Science and
Technology Laboratory britannico, «it is anticipated that new militarily
disruptive technologies (e.g., novel communications or radar modalities) will
be enabled» e cioè che «si prevede che saranno introdotte nuove, dirompenti
tecnologie militari», specie nel comparto delle comunicazioni e delle
intercettazioni.
Innovazioni travolgenti, certo, cui è ancora
impossibile prevederne gli esiti o le modalità tramite le quali i vari paesi
sceglieranno di impiegare la computazione quantistica.
È dunque
giunta la fine per la tecnologia tradizionale basata sul silicio?
Non
ancora, o almeno non nell’immediato futuro: per il momento, è più facile
immaginare un supporto della computazione quantistica verso il calcolo
tradizionale, per la nascita d’una insolita sinergia tecnologica.
[1] https://www.iiss.org/publications/the-military-balance/the-military-balance-2019/quantum-computing-and-defence