Autore: Fabio Pistella – 04/12/2019
I limiti di un approccio neoliberista acritico
Abbiamo bisogno in Europa e soprattutto in Italia di perseguire nuove aree di business, e di realizzare una politica industriale per selezionarle programmarle e sostenerle; occorre superare una lettura neoliberista delle dinamiche di sviluppo, impostasi in alcuni circuiti decisionali, che:
- non è praticata di fatto da molti Paesi occidentali che pur ne proclamano sul piano teorico le virtù e a volte la impongono ad altri
- è promossa da interessi finanziari non favorevoli al ruolo della politica nelle scelte di sviluppo di linee di business strategiche
- non è compatibile con un mondo che ha visto una globalizzazione troppo veloce e non sufficientemente governata e dove il quadro è caratterizzato da Paesi, quali la Cina, attivi con mire egemoniche attraverso poteri indiscussi dello Stato; un contraccolpo protezionistico tardivo e grossolano rischia di essere presunto rimedio peggiore del male
- non tiene conto che in vari Paesi Ue, soprattutto in Italia, la lentezza nel recupero dalla crisi è accresciuta da un deficit di domanda interna; secondo molti anche le difficoltà all’orizzonte per la Germania sono riconducibili a questa carenza
- non indica soluzioni adeguate e tempestive al problema occupazionale che ha, in particolare in Italia, dimensioni preoccupanti.
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Il presente documento costituisce il contributo del prof. Fabio Pistella ai lavori della Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati della Repubblica italiana in occasione dell’Indagine conoscitiva sulle prospettive di attuazione e adeguamento della Strategia Energetica Nazionale al Piano Nazionale Energia e Clima per il 2030, tenutasi il 22 novembre 2019 presso i locali della Commissione stessa.
Fabio Pistella – Direttore Generale dell’ENEA dal 1981 al 1997; Direttore Generale dell’ENEA dal 1981 al 1997; Professore di ruolo di Economia applicata all’Ingegneria al Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’ Università Roma Tre dal 1997 al 2004; Presidente di APRE (Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) 1989-1994 e 1998-2004; Componente Collegio Autorità Energia Elettrica e Gas (dicembre 2003 luglio 2004) ; Presidente del CNR (Consiglio Nazionale delle Ricerche) dal 2004 al 2007; Presidente del CNIPA dal 2007 al 2010 ; Commissario Straordinario di DIGITPA nel 2010 e Componente del Consiglio Direttivo di DigitPA dal 2011 al 2013; Consigliere di Amministrazione di ENR dal 2014 a oggi