Autore: Prof Dr Miguel Ángel Barrios – 23/06/2019
Domenica 16 giugno 2019 si è verificato in Sud America, come noto, un blackout senza precedenti. Il black out ha causato l’interruzione della rete elettrica in Argentina (in tutto il paese tranne che nella Terra del Fuoco, che non è integrata nel sistema nazionale di interconnessione elettrica), Uruguay, Brasile, Cile e Paraguay.
Al di là del fatto che il segretario all’energia, Gustavo Lopetegui, abbia scartato l’ipotesi del cyberattacco, non è emersa alcuna seria spiegazione riguardo all’accaduto.
L’Amministrazione nazionale dell’energia elettrica del Paraguay ha affermato che l’interruzione di energia elettrica ha avuto origine da un evento, ancora inspiegabile, occorso nella rete elettrica argentina. Il blocco ha sottolineato la vulnerabilità delle reti transfrontaliere alle interruzioni locali e, come sappiamo, ha interrotto l’alimentazione di energia di milioni di persone della seconda più grande economia del Sud America. A causa della natura integrata della rete regionale, le interruzioni hanno colpito anche Brasile, Uruguay, Cile e Paraguay.
L’agenzia statunitense Bloomberg non esclude che la vera causa di ciò che è accaduto sia un attacco informatico e che il fatto, molto serio, debba essere inquadrato nelle nuove guerre che si stanno configurando nel sistema mondiale.
Gli Stati Uniti stanno intensificando le incursioni digitali nella rete elettrica russa nel quadro di una strategia di uso aggressivo degli strumenti informatici, secondo l’argomento – mai dimostrato – dei dipartimenti della Sicurezza nazionale e dell’FBI secondo il quale la Russia ha messo in atto programmi maligni che potrebbero sabotare i siti di centrali elettriche, oleodotti o forniture d’acqua negli Stati Uniti, in caso di conflitto futuro gli Usa e la Federazione russa.
Vale a dire, siamo in una fase di “guerra fredda digitale” tra Washington e Mosca; le reti elettriche e la “pirateria informatica” sembrano diventare il nuovo campo di battaglia della politica internazionale. Nel lontano 2009, avevamo anticipato nel nostro ” Diccionario Latinoamericano de Seguridad y Geopolítica ” che le nuove guerre del futuro – cioè quelle odierne – sarebbero state di due tipi:
A- Guerre per le risorse naturali
B- Guerre cibernetiche
Ora apprendiamo che Donald Trump ha appena approvato attacchi informatici contro i sistemi missilistici iraniani attraverso il Cyber Command del suo paese, come riportato da diversi media americani, tra cui The Washington Post e The New York Times.
Questo ci impone di ripensare alle dimensioni tradizionali della geopolitica sudamericana, in funzione delle sfide della quarta rivoluzione industriale, in termini di creazione di politiche strategiche pe rarginare la vulnerabilità in cui ci troviamo.
Possiamo dire molto rapidamente che la geopolitica riguarda fondamentalmente il territorio e il potere nell’ambito di una comprensione storica. E giacché la geopolitica si occupa della storia, dobbiamo dare una sequenza nell’analisi dei domini geopolitici, in base al suo aspetto storico:
– Terra: è lo spazio terrestre, il luogo primario in cui l’umanità è nata e si è sviluppata. Gli esseri umani sono esseri terrestri: nasciamo e viviamo sulla terra. Le unità politiche territoriali sono nate dalle colture e dal foraggio per il bestiame, ai fini del mantenimento della vita umana. Sulla Terra vengono sfruttate anche le risorse minerarie, energetiche e le risorse di acqua dolce.
– Mare: lo sviluppo e l’espansione delle comunità umane hanno trasformato lo spazio marittimo in un luogo di transito e sfruttamento della pesca. Ma anche attraverso le flotte civili e militari, i territori europei sono stati creati ed estesi in tutto il mondo dal sedicesimo al ventesimo secolo, proprio come oggi accade nel caso del Stati Uniti.
– Aria: è proseguito lo sviluppo tecnologico, la navigazione aerea è arrivata a un punto ottimale; possiamo affermare che la tecnologia aerea è un requisito obbligatorio per usare questo dominio. Attualmente è un requisito essenziale per le Forze armate di qualsiasi Stato e, naturalmente, per l’aviazione civile commerciale, poiché è il mezzo di trasporto più veloce al mondo, capace di voli interoceanici.
– Cosmo: come culmine dello sviluppo tecnologico della navigazione aerea nella metà del XX secolo, un nuovo dominio, quello dello spazio cosmico o cosmo è stato aperto. Se lo spazio aereo necessitava inevitabilmente di un importante sviluppo tecnologico, il cosmo rappresenta un passo superiore. Nonostante il fatto che, ad eccezione degli astronauti, pochi umani siano stati nel cosmo, il loro attuale grande impatto risiede nei satelliti orbitanti, il che consente un modello di comunicazione e sorveglianza mai visto nella storia, come Enrique Refoyo menziona nel suo lavoro ancora inedito “Cibergeopolitica, el quinto elemento del nuevo mundo”. In breve, se non si comprende il quadro completo con tutte le sue condizioni, non si può ccomprendere la realtà.
Nel sistema mondiale del XXI secolo, come hanno già sofferto l’Argentina e il Venezuela nella prima guerra ibrida del nostro sub-continente, il cyberspazio appare come la quinta dimensione della geopolitica; emerge quindi una nuova branca della geopolitica: la cyber-geopolitica.
Il cyber spazio è un nuovo mondo in cui la tecnologia informatica necessaria per connettersi a Internet è sempre più economica e accessibile. Nei decenni passati lo sviluppo tecnologico consentiva solo la connessione con i computer; lo sviluppo attuale consente di connettersi a Internet da più dispositivi informatici come laptop, tablet, telefoni cellulari o gli ultimi elettrodomestici (l’Internet delle cose). La scomparsa delle distanze nel cyberspazio crea una “dissolvenza” dei confini e questo nuovo mondo è completamente umano, poiché la sua esistenza dipende dalla tecnologia sviluppata dagli stessi esseri umani. Se il fattore umano viene rimosso o la tecnologia che sostiene il cyberspazio viene eliminata, questa nuova dimensione verrà distrutta.
La geopolitica cibernetica è fondamentalmente la geopolitica che si svolge nel cyberspazio dove le condizioni che abbiamo visto sono molto diverse in relazione alla geografia reale. Qui nulla del conosciuto è lo stesso, né la distanza, né il tempo, né il confine, né l’identità, tutto cambia. Se due paesi o governi sono rivali o nemici, questo si rifletterà nel cyberspazio e si possono verificare gravi scontri tanto nel cyberspazio quanto nel mondo reale.
Nasce una nuova forma di dipendenza, che è la dipendenza cibernetica nel caso in cui i nostri paesi non sviluppino un progetto strategico di sovranità nel cyberspazio, cosa impossibile senza un progetto nazional-continentale.
Nella cyber-geopolitica, le possibilità di azioni di intelligence e sabotaggio, campagne di informazione e disinformazione possono essere viste in maggiore profondità.
Un attacco informatico è definito come l’intrusione in un sistema o dispositivo per distruggerlo o gestirlo, un attacco ai servizi pubblici o persino alla sicurezza di un paese. Ad esempio, se la sicurezza dell’infrastruttura critica viene compromessa in un attacco informatico, la rete elettrica potrebbe risentirne, come è successo in Argentina.
Possiamo trovare 5 motivi per un attacco:
1- Cyber spionaggio: furto di informazioni
2- Criminalità informatica: vantaggio economico
3- Cyber terrorismo: provocazione di danno
4- Cyber attivismo: rivendicazione sociale o politica
5- Cyber defense: superiorità nel cyberspazio.
Dobbiamo sottolineare che maggiore è la cyberdipendenza, maggiore è l’effetto devastante che può avere un attacco contro un obiettivo. Nel caso dell’Argentina, l’assenza di una politica di difesa nazionale dovuta alla maggiore assenza di un progetto nazionale rende la questione più preoccupante, che, per consenso, deve far parte dell’agenda strategica del paese.
In breve, in forma didattica, metteremo insieme un piccolo glossario strategico per internalizzare la cyber-geopolitica:
Il CYBER SPACE è un luogo creato attraverso l’interconnessione del sistema informatico attraverso Internet. È uno spazio globale all’interno dell’ambiente del Sistema Mondiale costituito da una rete interdipendente di infrastrutture informatiche, tra cui Internet, reti di telecomunicazione, sistemi informatici, processori e controllori.
La CYBERSECURITY è la protezione del patrimonio informativo attraverso il trattamento di minacce che mettono a rischio le informazioni. È un insieme di strumenti politici, salvaguardie, linee guida e metodi di gestione del rischio, azioni, formazione, buone pratiche, assicurazioni e tecnologie, che possono essere utilizzati per proteggere il patrimonio di uno Stato o di un’organizzazione e gli utenti nel cyber-ambiente.
La CYBERDEFENSE è l’insieme delle capacità di difesa, di sfruttamento e di attacco che consentono di eseguire operazioni nel cyberspazio, al fine di conservare o conquistare la libertà d’azione nel cyberspazio di interesse militare, impedire od ostacolare il suo utilizzo da parte del nemico e contribuire a raggiungere la superiorità.
Le CYBER MINACCE sono tutte quelle interruzioni o manipolazioni dannose che influiscono sugli elementi tecnologici e coprono una vasta gamma di azioni. Sono caratterizzate dalla loro diversità che riguarda quasi tutte le aree della sicurezza nazionale, come la difesa nazionale, la sicurezza economica o la protezione delle infrastrutture critiche e non distinguono i confini.
La CYBER CRIMINALITA’ è un insieme di attività illecite commesse nel cyberspazio che ha come oggetto elementi e sistemi informatici o altre risorse legali, a condizione che nella sua pianificazione, sviluppo o esecuzione l’uso di strumenti tecnologici sia determinante.
Il CYBER SPIONAGGIO è un metodo relativamente economico, rapido e meno rischioso rispetto allo spionaggio tradizionale, data la difficoltà di attribuzione della paternità.
Le tendenze che notiamo nella politica mondiale nei prossimi anni sono:
– Aumenteranno gli attacchi informatici sponsorizzati dagli Stati
– Crescita del crimine informatico
– L’obiettivo strategico è dominare il cloud
– Ci saranno attacchi informatici mirati all’infrastruttura di uno Stato o di un’organizzazione.
Per tutto quanto sopra, crediamo che nella nostra America, nel quadro dell’onnipresente geopolitica del “continentalismo”, non possiamo più fare a meno di incorporare la cyber-geopolitica come la dimensione probabilmente più strategica della geopolitica. Ciò che è accaduto con l’interruzione di elettricità in Argentina e in tutto il mondo con attori di potere globale ci indica questa strada.
Riprodotto per gentile concessione dell’Autore. Pubblicato originariamente presso Centro de Estudios en Strategia y Politicas Publicas – CEEYPP