Autore: Giordana Bonacci – 01/03/2025
ATLANTE GEOPOLITICO DEL MEDITERRANEO 2024 – a cura di Francesco Anghelone e Andrea Ungari
Recensine di Giordana Bonacci
L’Atlante Geopolitico del Mediterraneo, a cura di Francesco Anghelone e Andrea Ungari, si erge come un’opera imprescindibile per la comprensione delle intricate dinamiche geopolitiche, economiche e sociali che animano una regione di centrale importanza nel contesto globale.
Nella sua decima edizione, il volume si distingue per la ricchezza dei contenuti, nonché per la meticolosità delle analisi che offrono una visione non solo degli eventi storici che hanno forgiato le Nazioni del Mediterraneo, ma anche delle sfide contemporanee che ne influenzano l’evoluzione e delle molteplici direzioni che potrebbero delinearne il futuro.
La prima sezione dell’Atlante, affidata alla penna di studiosi di spicco quali Bruna Bagnato, Antonio Varsori e Luca Riccardi, offre un’approfondita overview sulla politica estera italiana nel Mediterraneo.
Esplorando l’evoluzione dell’approccio dell’Italia nei confronti della regione, dal termine della Seconda Guerra Mondiale fino ai giorni nostri, viene tracciato il percorso di come la nostra Nazione abbia cercato di costruire un ruolo significativo nella geopolitica mediterranea, confrontandosi con le sfide legate alla sua posizione atlantica e europea.
In particolare, la riflessione di Bagnato, che rielabora il concetto dei “tre cerchi” di Carlo Maria Santoro – europeo, atlantico e mediterraneo – evidenzia come queste sfere geopolitiche siano strettamente interconnesse e si influenzino reciprocamente nella definizione della strategia internazionale italiana. Quest’ultima è stata profondamente influenzata dal contesto politico interno e dai mutamenti storici globali, richiedendo un continuo adattamento delle sue priorità internazionali.
La gestione dei tre cerchi, come osservato da Bagnato, si è rivelata complessa, segnata da contraddizioni e difficoltà nell’integrare le diverse dimensioni. Tuttavia, l’autrice sottolinea come, in altri momenti, è stato possibile raggiungere un equilibrio garante l’efficacia della diplomazia estera del Paese. La dialettica tra questi cerchi ha così alimentato una politica internazionale flessibile e dinamica, capace di rispondere alle sfide mutevoli del contesto globale, all’interno di un’Italia divisa tra la sua appartenenza all’Europa e il desiderio di preservare una dimensione mediterranea.
L’importante contributo di Varsori si concentra sulla transizione cruciale italiana, da potenza autoritaria ed espansionista a “media potenza”, inserita nel nuovo ordine internazionale del secondo dopoguerra, segnato dalla Guerra Fredda e dalle sfide della ricostruzione europea.
In questo contesto, Varsori evidenzia il rinnovato interesse dell’Italia per la politica mediterranea, che, pur radicata nella tradizione diplomatica del Paese, assume una dimensione più ampia a partire dagli anni Cinquanta, comprendendo anche il Medio Oriente e il Corno d’Africa.
Riccardi, dal canto suo, propone una riflessione profonda e articolata sul cambiamento radicale della politica estera della nostra Nazione, segnato dal passaggio a una posizione più contenuta e da un adattamento alle nuove realtà geopolitiche, dominate dal primato americano e dal consolidamento del sistema multilaterale. Il capitolo dedicato al Medio Oriente si distingue per l’approfondimento delle sfide diplomatiche italiane in una regione in continua evoluzione, rendendo evidente la complessità delle scelte politiche compiute da Roma.
Nel suo complesso, questa prima parte dell’Atlante offre una ricostruzione storica meticolosamente documentata e ben argomentata, consentendo al lettore di acquisire una visione lineare delle scelte politiche italiane nel contesto della realtà internazionale.
La parte centrale del volume si dedica alle schede di approfondimento riguardanti i principali attori geopolitici del Mediterraneo, con un focus sui paesi nordafricani e mediorientali. Ogni Scheda-Paese presentante due sezioni, una storica e una focalizzata sulle dinamiche odierne, permettono al lettore di cogliere i mutamenti politici e socioeconomici in atto.
La sezione finale del volume si concentra sulle relazioni bilaterali tra l’Italia e i paesi mediterranei, con un’articolata analisi dedicata a dossier cruciali.
Le relazioni tra Tunisi e Roma sono segnate da un legame solido, radicato nel contesto mediterraneo, regione che appunto rappresenta un crocevia di molteplici interessi condivisi. Tra essi, si annoverano tematiche fondamentali come la gestione dei flussi migratori, la cooperazione energetica, le dinamiche economiche e il rapporto con l’Unione Europea.
Un’ulteriore analisi offre una visione delle relazioni energetiche tra l’Italia e l’Algeria, inserendole in un contesto geopolitico ed economico in rapida evoluzione. I principali temi affrontati includono l’evoluzione politica di Algeri, che sta acquisendo una postura più assertiva e le implicazioni di tale cambiamento per la cooperazione energetica.
In tal contesto, l’Italia si propone come hub energetico, cercando di diversificare le proprie fonti e puntando sulle energie rinnovabili provenienti dal continente africano. L’Algeria, con il suo potenziale solare ed eolico, emerge come un partner strategico nell’ambito della transizione energetica, come dimostrato dai progetti come il South H2 Corridor.
Dunque, la cooperazione tra Italia e Algeria non solo potrebbe diversificare le fonti energetiche italiane, ma anche sostenere la transizione ecologica globale, favorendo lo sviluppo economico e la stabilità regionale.
La Libia permane in uno stato di profonda instabilità interna, segnata da un persistente conflitto tra fazioni rivali che, nonostante gli sforzi di mediazione internazionale, non ha ancora trovato una soluzione definitiva.
La frammentazione politica e militare del paese ha conseguenze dirette e significative sulla sicurezza marittima nel Mediterraneo, rendendo difficile il controllo delle rotte e aumentando i rischi di attività illecite. Inoltre, la continua incertezza libica ha un impatto negativo sulla gestione dei flussi migratori, alimentando il traffico di esseri umani e complicando ulteriormente la situazione per i paesi europei che devono fronteggiare l’afflusso di migranti provenienti dalla regione.
L’Unione Europea ha cercato di stabilizzare la Libia con iniziative di soft power, come assistenza finanziaria e umanitaria, ma ha incontrato ostacoli significativi, tra cui la mancanza di un’amministrazione funzionale e la frammentazione della sicurezza.
Questi fallimenti hanno ridotto l’influenza dell’UE, favorendo l’emergere di un governo filoturco a Tripoli e aumentando la rivalità con il governo sostenuto dalla Russia.
In conclusione, l’Atlante Geopolitico del Mediterraneo si configura come un’opera fondamentale per chiunque desideri penetrare la complessità delle dinamiche che definiscono questa regione centrale della geopolitica globale.
Data la sua struttura scrupolosamente organizzata e lineare e la profondità delle analisi offerte da esperti di calibro internazionale, l’Atlante si afferma coma una risorsa fondamentale per studiosi, analisti e decisori politici.
Non solo illumina le complesse interazioni tra attori regionali, ma offre anche una visione chiara e articolata delle ripercussioni globali delle politiche mediterranee.
Questa decima edizione segna il successo di un importante percorso editoriale e stimola, con rinnovata intensità, una riflessione costante sulle sfide e le opportunità che il Mediterraneo offre al panorama contemporaneo.
Giordana Bonacci – Laurea triennale in Scienze per l’Investigazione e la Sicurezza presso l’Università degli studi di Perugia. Attualmente laureanda magistrale in Investigazione, Criminalità e Sicurezza Internazionale presso l’Università gli Studi Internazionali di Roma.
Atlante geopolitico del Mediterraneo 2024 – a cura di Francesco Anghelone e Andrea Ungari.
Prefazione di Paolo De Nardis. Introduzione di Gianluigi Rossi.
Contribuiti di: Francesco Anghelone, Bruna Bagnato, Mohamed El Khaddar, Carlotta Maiuri, Stefano Marcuzzi, Diego Pagliarulo, Vincenzo Piglionica, Paolo Pizzolo, Laura Ponte, Luca Riccardi, Mario Savina, Andrea Ungari, Antonio Varsori, Shirin Zakeri.
ISBN 979-12-5963-233-3 – Pagine 576 – Bordeaux Edizioni – 2024