Autore: Sara Osimani – 25/02/2025
INTELLIGENCE ANTITERRORISMO: Migliorare la sicurezza nazionale attraverso strategie biometriche proattive
Introduzione – L’attacco terroristico perpetrato l’11 settembre sul suolo statunitense ha rappresentato un evento spartiacque nella storia globale.
Da allora, il terrorismo, in particolare di matrice jihadista, e diventato un tema centrale per la sicurezza nazionale e globale e per questo la comunità internazionale ha messo in atto nuove strategie per arginare un fenomeno che sembrava inarrestabile.
Le organizzazioni terroristiche sono percepite come una grande minaccia per l’ordine globale, anche se gli attacchi terroristici non sono tra le principali cause di morte a livello globale, questo perché il loro potere si basa proprio sul terrore.
Ciò significa che le società civili sono permeate dalla paura di un possibile attacco terroristico, in quanto in quest’ultima fase del terrorismo transnazionale gli obiettivi sono inaspettati, non specifici e soprattutto luoghi di vita comune.
Inoltre, il terrorismo jihadista è una minaccia transnazionale che attraversa i confini e implica la necessità di una cooperazione internazionale tra gli Stati e le agenzie antiterrorismo, al fine di attuare misure efficaci che possano contrastare il fenomeno e costruire una più forte percezione di sicurezza tra la popolazione.
I governi, le organizzazioni internazionali e le agenzie del settore stanno infatti mettendo in atto misure proattive che si concentrano sull’anticipazione e la prevenzione delle minacce.
Nel contesto dell’antiterrorismo, le misure proattive includono l’uso di strumenti tecnologici all’avanguardia, necessari per far fronte all’evoluzione tecnologica parallela che sta caratterizzando le organizzazioni terroristiche.
Il presente documento si concentra sull’applicazione della tecnologia biometrica come strumento di contrasto al terrorismo in diverse aree critiche e ne analizza le implicazioni e l’efficacia nella prevenzione del fenomeno.
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Sara Osimani – Dottoressa in Scienze della Mediazione Linguistica presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici di Pisa, Master in Relazione Internazionale e Protezione Internazionale dei Diritti Umani presso SIOI (Società Italiana per l’Organizzazione Internazionale), attualmente studente magistrale in Investigazione, Criminalità e Sicurezza Internazionale, presso l’Università degli Studi Internazionali di Roma. Stagista presso Vision & Global Trends International Institute for Global Analyses, nell’ambito del progetto Società Italiana di Geopolitica.