Autore: Angelo Travaglini – 20/01/2025
UN ANGUSTO SENTIERO DA PERCORRERE IN SIRIA
Angelo Travaglini
La fulminante offensiva scatenata lo scorso dicembre in Siria dalla formazione islamista di Hayat Tarir al Sham (HTS) ha colto di sorpresa le cancellerie internazionali, se non altro perché ha evidenziato la strutturale fragilità di un sistema di potere, quale quello imposto dall’ultimo rampollo della dinastia Assad, giunta al termine della sua più che cinquantennale esperienza, risultato alla fin fine tanto terribilmente oppressivo quanto terribilmente vulnerabile nella sua essenza.
Il rovesciamento di regime è stato visto con comprensibile favore dalla finitima Turchia, retta dall’islamista Erdogan, cui va sicuramente ascritto il merito di aver garantito, fin dall’inizio dei moti di rivolta in Siria nel 2011, la sopravvivenza della succitata formazione islamista, a quel tempo jihadista, nella provincia nord-occidentale di Idlib, rivelatasi in grado di resistere, con il decisivo supporto del potente vicino, agli incessanti attacchi del regime sostenuto in maniera massiccia dall’alleato russo.
Una formazione, tuttora figurante come terrorista nella lista delle Nazioni Unite, giunta al termine di un percorso ideologico che la vedeva inizialmente collocata sulle posizioni estremiste di al-Qaeda dalle quali progressivamente l’HTS ed il suo indiscusso capo Ahmed al-Sharaa hanno preso progressivamente le distanze, apparentemente in maniera irreversibile.
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Angelo Travaglini, entrato in carriera diplomatica nel 1973, ha ricoperto le relative funzioni presso varie sedi. Durante la sua prolungata esperienza in Africa nera, in particolare nelle due aree francofona ed anglofona, ha potuto misurare non solo gli effetti tutt’altro che esaltanti della colonizzazione europea ma altresì le carenze della Cooperazione allo sviluppo, dimostratasi incapace di incidere sui meccanismi che perpetuano l’arretratezza materiale e culturale di quelle realtà.
Altre aree coperte da Angelo Travaglini hanno riguardato l’Australia e l’Argentina dove per converso egli ha potuto costatare gli apporti del lavoro italiano in quei due Paesi a dimensione continentale. Di tali apporti ben visibili restano le tracce di quanto i nostri connazionali sono stati in grado di fornire nel processo di crescita e di sviluppo di quelle terre lontane.
Altrettanto interessante e formativa si è rivelata la sua esperienza nella sede di Copenaghen in Danimarca dove Travaglini nell’espletamento delle sue funzioni diplomatiche ha altresì allacciato fruttuosi rapporti con centri di studio e ricerca nordici finalizzati ad un approfondimento delle tematiche inerenti ai problemi di sicurezza della nevralgica area baltica. Una volta lasciata la carriera Travaglini si è concentrato sullo studio delle realtà arabo-islamiche, fornendo contributi di pensiero nella sua qualità di “Cultore di Storia dei Paesi islamici”, titolo conferitogli dall’Università di Torino. Gli approfondimenti da lui forniti hanno interessato e continuano ad interessare particolarmente gli scacchieri della Penisola arabica e del Levante.
Il suo ultimo saggio è: Yemen. Dramma senza fine. Edizioni Citta del Sole, 2022 – ISBN 978-88-8238-312-1
Scritti di Angelo Travaglini pubblicati nel sito di Vision & Global Trends: